In cosa consiste

Il gioco consiste nel raccontare, insieme agli altri giocatori, la storia dei personaggi che si sceglieranno di giocare. I personaggi sono i protagonisti della storia e il gruppo seguirà le loro vite e come vengono influenzate, nel bene e nel male, dagli eventi che porteranno ai moti di Stonewall. Quegli eventi e la rivolta che ne è seguita lasceranno un segno indelebile nei personaggi, che li porterà a scegliere cosa fare della loro vita da quel momento in poi.
Il cast di personaggi è già definito: ogni giocatore deciderà quale personaggio giocare a partire da una scelta di 14 schede. Ogni personaggio è rappresentato da un’immagine, una descrizione e alcune domande che servono a definire le relazioni con gli altri personaggi e come guida per esplorare il personaggio scelto in gioco.
All’inizio del gioco, tutti i personaggi si presentano come malati, perché quello è ciò che la società patriarcale, la religione e la legge vedono in loro e in quello che rappresentano. Nel finale, al momento dell’epilogo, ogni giocatore dovrà decidere se il suo personaggio:
- è guarito, cioè se ha preso coscienza di quello che è e vivrà la sua vita lottando per affermare con orgoglio il suo diritto ad esistere e decidere per sé del proprio destino;
- sta guarendo, cioè ha preso coscienza di quello che è. Non farà della lotta la sua ragione di vita, vivrà con discrezione scendendo anche a compromessi, ma non tornerà più indietro a come stava prima;
- è malato, cioè gli eventi e le situazioni lo hanno segnato troppo in negativo o gli hanno confermato, nella sofferenza, che l’unica strada è l’omologazione col resto della società, per alto che sia il prezzo da pagare.
La storia si svolge attraverso un prologo, cinque atti e un epilogo.
Il prologo e il primo atto servono per introdurre i personaggi, il contesto storico, sociale ed economico e per stabilire una situazione che verrà messa in discussione nel corso del gioco.
Il secondo e il terzo atto sono il cuore del gioco: in queste fasi i personaggi emergono e i loro conflitti sono sviscerati.
Il quarto atto mette in scena il momento della rivolta: è un momento violento, dove la tensione accumulata negli atti due e tre si scioglie in maniera repentina. I giocatori sanno come e perché i personaggi sono arrivati a questo punto.
Il quinto atto e l’epilogo mettono in gioco le conseguenze dei conflitti giocati e come è cambiata la vita dei personaggi in seguito agli eventi che hanno portato ai moti di Stonewall.
I temi emergenti nel gioco sono diversi e non si focalizzano soltanto sull’esperienza queer dei protagonisti. I personaggi giocati sono vari e diversi per orientamento sessuale, identità di genere, classe sociale e colore della pelle. Ogni personaggio affronta in maniera diversa la discriminazione e le difficoltà dell’essere considerato malato e criminale in un momento storico dove il pregiudizio era sostenuto dalla legge, dalla morale e dalla medicina. Ogni personaggio affronta in maniera diversa e con livelli diversi il rapporto con la società e con la discriminazione, perché essere gay, bianco e borghese non era (e non è ) la stessa cosa che essere lesbica, nera e cacciata di casa. L’idea dell’intersezionalità delle discriminazioni è presente in tutti i personaggi del cast del gioco e nelle relazioni che li legano.
Un altro tema è l’uso del linguaggio e la sua importanza nel costruire modelli che facilitano l’autodeterminazione: negli anni Sessanta il gergo e le parole per identificare le persone queer cui oggi attribuiamo significati precisi, potevano avere un senso diverso. In epoca recente il linguaggio si è evoluto molto: grazie a nuove parole e la ridefinizione di parole già esistenti inizialmente come insulti di cui la comunità LGBT+ si è appropriata, si è potuto costruire un modello nel quale forgiare una o più identità in cui riconoscersi. Nell’epoca dei fatti narrati essere “gay” aveva un’accezione non coincidente con quella moderna. La riflessione sul potere e sul peso delle parole (o sulla mancanza di parole, quindi di concetti e idee per potersi definire) si sviluppa in particolare con quei personaggi che più di altri sono gender queer, non binari o che sperimentano un’identità transgender.