Curatele, traduzioni, introduzioni e postfazioni a cura di:
Curatrice dell’introduzione al volume I movimenti omosessuali di liberazione di Mariasilvia Spolato, attivista in molte realtà, ha militato soprattutto, fin nei primi anni ’90, in Azione Gay e Lesbica di Firenze e poi nel Coordinamento Facciamo Breccia. Laureata in lettere, ha svolto un dottorato in Studi di Genere alla Sapienza, vive e lavora a Roma come insegnante. Storica, autrice di articoli e ricerche per riviste e volumi, ha pubblicato nel 2018 “L’emersione imprevista. Il movimento delle lesbiche in Italia negli anni ’70 e ‘80” ( Edizioni ETS). Alla ricerca in ambito lgbt coniuga la militanza politica.
Autrice dell’introduzione alla prima edizione de
I movimenti omosessuali di liberazione di Mariasilvia Spolato, nella nuova edizione il suo testo compare in postfazione.
E’ una scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice italiana. Qui il suo sito ufficiale.
Ha introdotto la nuova edizione de Il New Kamasustra. Didattica sadomasochistica di Corrado Levi e ha curato e introdotto il Queer Nation Manifesto. Attivista e teorico queer, fondatore negli anni Novanta del GLO (Gruppo di Liberazione Omosessuale), Lorenzo Bernini è attualmente professore associato di Filosofia politica presso l’Università di Verona e direttore del Centro di ricerca PoliTeSse (Politiche e Teorie della Sessualità); è inoltre tra i primi promotori di GIFTS, la Rete degli studi di genere, intersex, femministi, transfemministi e sulla sessualità. I suoi interessi spaziano dalla filosofia politica classica della modernità, dal pensiero francese del Ventesimo secolo e dalla psicoanalisi, alle teorie contemporanee della democrazia radicale, alle teorie critiche sulla ‘razza’ e alle teorie queer. Tra i suoi libri: Apocalissi queer: Elementi di Teoria antisociale (2013), Le teorie queer: Un’introduzione (2017), Il sessuale politico: Freud con Marx, Fanon, Foucault (2019).
Curatore della postfazione de Il New Kamasustra. Didattica sadomasochistica di Corrado Levi, è milanese ma mezzo spagnolo. Ha iniziato con l’attivismo gay dopo la scuola media: tipo Heidi ma a Gratosoglio. Ha trasmesso per anni dalle radio libere, tra cui RadioPop dove è stato un fondatore de L’Altro Martedì. A un certo punto metteva anche su i dischi in discoteca. In quanto a lavoro vero, è stato prima copywriter poi Direttore Creativo in pubblicità, con stile giustizialista, per anni. Dopo ha fatto le t-shirt attaccabottone (una dedicata a Franca Valeri), adesso è un curioso daddy appassionato di benefici e disastri della Rete. Suo è il progetto di studio in progress LGBTECH La Gamification dell’Amore.
Paola Mieli, autrice della postfazione de La Traviata Norma ovvero: vaffanculo … ebbene sì!, è psicoanalista a New York, presidente di Après-Coup Psychoanalytic Association. Con Gianni Rossi Barilli ha curato la riedizione di Elementi di critica omosessuale di Mario Mieli (Feltrinelli 2002) e con Massimo Prearo Mario Mieli. La Gaia critica (Marsilio 2019). Autrice di saggi di psicoanalisi e cultura, tra le sue pubblicazioni recenti A Silver Martian: Normality and Segregation in Primo Levi’s Sleeping Beauty in the Fridge (CPL Editions, NY 2014) e Figures of Space. Subject, Body, Place (Agincourt Press, NY 2017).
Ha introdotto la nuova edizione de Il nostro mondo comune. È stata ricercatrice di letteratura Anglo-Americana presso l’Università degli Studi di Firenze fino a novembre 2009. Storica figura dell’attivismo lesbico italiano, tra le socie fondatrici della Libreria delle Donne di Firenze e della Società Italiana delle Letterate (SIL), è stata co-responsabile della casa editrice lesbica Estro e della divisione lesbica di W.I.S.E (Women’s International Studies Europe). Attiva nella programmazione culturale del Giardino dei Ciliegi di Firenze, dirige con Marco Pustianaz àltera/ETS, collana sull’ intercultura di genere. È anche tra le autrici de Il nostro mondo comune.
Ha curato la nuova edizione de Il nostro mondo comune. Militante femminista, lesbica e queer, è dottoranda presso l’Università degli Studi di Verona con un progetto
di ricerca dedicato alle teorie filosofico-politiche del lesbismo.
Ha curato l’introduzione de Il corpo del teso. Elementi di traduzione transfemminista queer di Laura Fontanella. Ha conseguito un dottorato in studi sulla traduzione all’Università di
Manchester (2009), insegna corsi sulle teorie e pratiche della traduzione all’Università
di Birmingham (UK) e lavora come traduttrice freelance. Ha svolto ricerche in
passato sulla traduzione e sul sottotitolaggio e doppiaggio in italiano di opere italo-
canadesi, e sull’argomento ha pubblicato il libro Italian-Canadian Narratives of
Return: Analysing Cultural Translation in Diasporic Writing (2019). Il secondo filone
della sua ricerca riguarda il ruolo della traduzione nell’attivismo queer
transfemminista in Italia. Sul tema ha scritto vari articoli e, insieme ad Elena Basile,
ha tradotto in inglese per Routledge il libro di Lorenzo Bernini Le teorie Queer
(Queer Theories 2020). Al momento, insieme a Ting Guo e Jonathan Evans, sta
curando un numero tematico sulla traduzione e l’attivismo LGBTQ* per la rivista
scientifica TIS (Translation and Interpreting Studies).
Ha introdotto il volume a cura di Marta Palvarini, Fuori dal Dungeon. Genere, razza e classe nel gioco di ruolo occidentale. Game designer indipendente, vive in Canada, è fondatrice del sito Buried Without Ceremony. Autrice dei giochi di ruolo Cuori di Mostro (edito in Italia da Narrattiva), Ribbon Drive, Dream Askew e The Quiet Year. Conduce workshop e seminari sul game design consapevole e sulle identità in gioco.
Ha illustrato il GDR Dura-Lande. Laureato in design del prodotto, e fondatore dello studio UR applied design studio si occupa di illustrazione, storytelling e visual design. Giocatore per passione inizia inesorabilmente a giocare per professione creando meccaniche e immagini per divertire e raccontare.
Ha introdotto e curato la nuova edizione de La Traviata Norma ovvero: vaffanculo … ebbene sì!.
Co-fondatore di Asterisco Edizioni, attivista LGBTIQ, titolare della Libreria lgbt Antigone di Milano, coltiva da anni l’interesse per la storia del movimento lgbt, per le sottoculture gay e lesbiche e per i gender and queer studies in relazione alle strutture sociali e politiche contemporanee.
Curatrice del volume Queer Gaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno. Attivista trans/femminista, editorialista ed editrice. Ha studiato cinema, fotografia e semiotica tra Roma e Bologna, dove vive. Si occupa di comunicazione, formazione, editoria e di politica trans. Ha scritto per Jacobin Italia, Dinamopress, The Vision, La Falla, DWF, Frute. Ha pubblicato racconti con Feltrinelli, nell’antologia a fumetti Sporchi e Subito, Golena, Fortepressa. Ha fondato edizioni minoritarie, una casa editrice indipendente.
Tra le autrice di Queer Gaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno. E’ studiosa e attivista terrona transfemminista queer. Dottore di ricerca in Studi culturali e postcoloniali del mondo anglofono è membro del comitato scientifico del Centro di studi postcoloniali e di genere collaborando con l’Unità di ricerca e il Blog Technoculture Research Unit e con il gruppo FeministFutures. Attualmente è assegnista di ricerca allo IUAV per costruire una compostiera tecnologica per parlare di Ecologie Politiche transfemministe. Appassionata di cultura pop, ha concentrato gran parte del suo lavoro nella critica femminista e queer della neo-televisione e dei nuovi media, ma i suoi interessi spaziano dalla sci-fi femminista al post-porno, passando per il drag e gli album di famiglia, andando sempre a finire alla critica alla nuova normatività frocia e l’omonazionalismo.
Tra le autrici di Queer Gaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno. E’ docente presso l’Università Cattolica di Milano e il SAE Institute di Milano. Ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca presso l’Università di Bergamo. È programmer per il Festival Orlando e ha pubblicato su riviste accademiche come Comunicazioni Sociali, Imago, L’avventura, Schermi.
Tra le autrice di Queer Gaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno. Laureata in Filosofia e Teoria della Letteratura, vive a Parigi dove scrive una tesi in Scienze dell’Informazione sulle culture digitali partecipative. Scrive da qualche anno di televisione e cinema per Point Blank.
Tra le autrice di Queer Gaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno. Philosopher and educator Mijke van der Drift works on ethics as a focal point in a multi-disciplinary research about social transformation.van der Drift is Visiting Tutor at the Royal College of Art, London, Tutor at the Royal Academy of Art, the Hague and a Research Associate at the University of Cambridge in 20-21, as part of the Revolutionary Papers project. In addition, van der Drift is currently working on their book Nonnormative Ethics: The Dynamics of Trans Formation
Tra le autrice di Queer Gaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno. Femminista guastafeste nata a Bologna nel 1983, studiosa delle interconnessioni tra media e gender studies, soprattutto nella cultura pop contemporanea, si occupa di fandom, found footage, remix, social media e intersezionalità, con un particolare interesse per le autrici e le tematiche di genere. È Adjunct Professor presso l’American University of Rome.
Tra le autrice di Queer Gaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno. Dottore di Ricerca in Musica, Cinema e Spettacolo presso l’Università La Sapienza di Roma, è autore di un volume dedicato allo slasher, sottogenere dell’orrore, intitolato Final Girl. L’eroina dell’horror e dello slasher (Roma: Aracne editore, 2013). Tra i suoi interessi di ricerca: studi di genere, teoria intersezionale, donne e cinema queer, film per adolescenti. Ha pubblicato diversi articoli su riviste accademiche italiane nel campo dei Film Studies (Bianco e Nero, Fata Morgana e Imago).
Tra le autrici di Queer Gaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno. Giornalista e scrittrice, Federica Fabbiani ama scrutare gli schermi per scovare percorsi inediti al confine tra reale e immaginario: attraverso la critica cinematografica lesbica ha analizzato il modo in cui lo sguardo orienta e condiziona la percezione di sé al tempo della ipervisibilità mediatica del lesbismo (Sguardi che contano, Iacobelli 2019); con la lente del femminismo ha indagato la serialità televisiva (Zapping di una femminista seriale, Ledizioni 2018). Cura un podcast, in diffusione su varie piattaforme, sul cinema lesbico: Reno, 1959. Collabora con la rivista femminista Leggendaria, per cui scrive di cinema e serie tv; un suo saggio su Sense8 compare nel volume collettaneo Il tempo breve (Iacobelli 2018). E’ programmer di Some Prefer Cake. Si è appassionata, nel passato, di giornalismo online (Un mare di notizie, Etas 2003), di cinema lesbico (Visioni lesbiche, 40k 2013), di tecnologia e media.
Tra le autrici di Queer Gaze. Corpi, storie e generi della televisione arcobaleno. Precariamente giornalista e bibliotecaria. È direttora responsabile della Falla, il giornale edito dal Cassero LGBTI+ center di Bologna. Transfemminista queer, da 25 anni attivista LGBTQIAP+, si è occupata a lungo dell’organizzazione di eventi culturali (Soggettiva, Lesbicx). Fiera fat queer activist dal 2009, sta scrivendo un libro sulle grasse in uscita nel 2021.
Curatore del Rapporto contro la normalità, e autore dell’introduzione alla nuova edizione, è responsabile scientifico del Centro di ricerca PoliTeSse – Politiche e Teorie della Sessualità dell’Università di Verona e docente di scienza politica. Ha conseguito un dottorato presso la Scuola di Alti Studi in Scienze Sociali (EHESS) di Parigi e ha condotto per diversi anni ricerche sui movimenti LGBTQI+. Su questi temi ha pubblicato Le moment politique de l’homosexualité. Mouvements, identités et communautés en France (2014) e La fabbrica dell’orgoglio. Una genealogia dei movimenti LGBT (2015). Di recente ha pubblicato L’ipotesi neocattolica. Politologia dei movimenti anti-gender (2020). Partecipa attivamente alla Rete italiana di Studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità – GIFTS.
Tra le autrici di Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma, insegna Letteratura Contemporanea all’Università per Stranieri di Siena. Si occupa principalmente di forme narrative, di arti visive e di Visual Studies. Fa parte del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici e scrive regolarmente di cinema sulla rivista on line doppiozero. Tra i suoi libri Un romanzo per gli occhi. Manzoni, Caravaggio e la fabbrica del realismo (2018); Altri Orizzonti. Interventi sul cinema contemporaneo (2015); Giovani. Vita e scrittura tra fascismo e dopoguerra (2012).
Tra le autrici di Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma, è dottoranda e assistente di ricerca presso la Filmuniversität KONRAD WOLF di Babelsberg, e editor della sezione “Società” de il Tascabile, rivista culturale edita da Treccani. Si è occupata per varie testate di critica cinematografica e tematiche di genere, suoi contributi sono stati pubblicati su riviste accademiche e volumi collettanei. È autrice del saggio Ripartire dal desiderio (minimum fax, 2020).
Tra le autrice di Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma, è professoressa associata presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre. Ha pubblicato saggi in riviste e libri collettanei e ha partecipato a numerosi convegni internazionali, concentrandosi su: Feminist Film Theory, gender studies e queer theory; cinema europeo in una prospettiva transnazionale; narrazioni contemporanee complesse e globalizzazione; generi narrativi nel cinema e nella serialità televisiva. È stata anche docente a contratto presso La Sapienza Università di Roma e l’Università di Cassino, e assegnista di ricerca presso l’Università Roma Tre e l’Università di Bologna. È autrice di Commedia nell’Italia contemporanea (2012) e Il cinema europeo contemporaneo: scenari transnazionali, immaginari globali (2015). Ha curato con Paola Brembilla il volume collettaneo Reading Contemporary Serial Television Universes: A Narrative Ecosystem Framework (Routledge 2018), e con Lorenzo Marmo il numero speciale Superfici, confini, formati: le immagini contemporanee della rivista “Imago: studi di cinema e media” (20/2019)
Tra le autrice di Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma, è nata a Milano nel 1983. Scrive di cinema e serie televisive per il settimanale Film Tv. È autrice delle monografie Wes Anderson – Genitori, figli e altri animali (Bietti, 2014), Michele Soavi – Cinema e televisione (Bietti, 2018) e C’era una volta in America di Sergio Leone (Gremese, 2018). È tra gli autori di Il mio terzo dizionario delle serie tv cult (BeccoGiallo, 2019) e Tutto Fellini (Gremese, 2019).
Tra le autrice di Architetture del desiderio. Il cinema di Céline Sciamma, è laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Torino e ha un Dottorato italo-francese in Sciences du Langage/Linguistica Francese (Università di Brescia e Paris III-Sorbonne Nouvelle). Si interessa al rapporto tra linguaggi (parola, cinema, arti visive) e società con particolare attenzione a genere e sessualità, all’impatto dell’attività simbolica ed espressiva sui corpi, sulle vite, sulle percezioni. Collabora con Cultframe-Arti visive, Il Manifesto, Alias, L’Indice dei libri del mese, Enne e fa parte dello staff dell’Unione culturale Franco Antonicelli di Torino.
Sociologa e femminista, è ricercatrice presso il centro di ricerca LEGS (Laboratoire d’Études de Genre et de Sexualité – Université de Paris 8).
Con Massimo Prearo è l’autrice di La crociata «anti-gender» (Kaplan 2018). Insieme a Vincenza Perilli ha curato Non si nasce donna: percorsi del femminismo materialista (Alegre, 2013). Di recente ha contribuito ai volumi Antigender Campaigns in Europe (Rowman & Littelfeld, 2017), Antiféminismes et masculinismes d’hier et d’aujourd’hui (PUF, 2019) e Introduzione ai femminismi (DeriveApprodi, 2019). Ha co-curato con V. Ribeiro Corossacz e V. Perilli l’edizione di Sesso, razza e pratica del potere. L’idea di natura di Colette Guillaumin (Ombre Corte, 2020).
Autor* della postfazione di Dismisura.
SenzaNumero si è formato circa 6 anni fa, a Roma nel 2015. Nato un po’ casualmente, sotto la spinta di necessità personali e affettive, a seguito di un benefit fatto per raccogliere un po’ di soldi per le spese legali di un’amica che stava subendo il meccanismo repressivo della psichiatria. Quell’evento fu molto partecipato e, ragionando collettivamente, ci rendemmo conto che la questione della psichiatrizzazione era un argomento che toccava (più o meno direttamente) molte persone. La scienza psichiatrica, dalla sua nascita, è sempre andata a braccetto con il potere, medicalizzando i comportamenti ritenuti, di volta in volta a seconda della cultura dominante, “moralmente anomali”. Normalità, conformismo, adattamento, adeguamento, convenzionalismo, aspettative, cultura omologante…parole d’ordine per un “quieto” vivere all’interno di recinti sociali. Questo ci spinge a incontrarci settimanalmente, a guardarci negli occhi, a fare rete e sostenere/sostenerci, con un occhio rivolto alla realtà che ci circonda e al desiderio di rompere tutti i confini che ci stanno
stretti.
Traduttrice di Dismisura. Nata in provincia di Torino nel 1980, è autrice di scolastica, specializzata in grammatica italiana, letteratura contemporanea e italiano L2/LS, e ha pubblicato alcune traduzioni dallo spagnolo all’italiano. Durante il dottorato (Università di Trento) e il postdoc (Universidad Complutense de Madrid), ha pubblicato articoli di teoria della letteratura e retorica. Da oltre undici anni risiede a Madrid, dove insegna italiano. Ha preso parte a campagne, eventi e pubblicazioni di carattere attivista nell’ambito della salute mentale.
Ha tradotto e curato l’edizione italiana di Gaga Feminism. Sesso, genere e la fine della norma di Jack Halberstam.
Ricercatrice nell’ambito della filosofia politica, degli studi di genere e delle teorie queer e fa parte del Centro di Ricerca Politesse. Uno dei suoi principali ambiti di ricerca è la relazione tra il linguaggio e il genere: tra le parole, lo spazio pubblico e i corpi. Parallelamente si occupa di corpi sessuati e sanguinanti nello sport.
Fa parte di una famiglia strana che è un branco, una palestra popolare e un collettivo transfemminista.
Autrice della prefazione del volume Abracadabra. Incantesimi di Mario Mieli. Raffaella Colombo è specializzata in filosofia morale e in filosofia politica moderna. Oltre a Leo Strauss, cui ha dedicato la monografia Leo Strauss e la retorica del ritorno (Mimesis 2014) e diversi articoli, si è occupata di Spinoza e di teorie dell’imitazione (con particolare riferimento all’opera di René Girard). Nell’ambito degli human-animal studies ha pubblicato, con Gianfranco Mormino e Benedetta Piazzesi, il volume Dalla predazione al dominio. La guerra contro gli animali (Cortina, 2017). Recentemente ha invece curato, con Mauro Bonazzi, la raccolta Sotto il segno di Platone (Carocci, 2020). E’ co-direttrice della rivista dell’Università degli Studi di Milano Balthazar. Per un’etica dell’inclusione.
Co-autore, insieme a Eleonora Santamaria, dell’introduzione di Divine. La storia della donna più bella del mondo (quasi). Nato a Carrara nel 1976, fieramente anarchico, da più di vent’anni cerca compulsivamente ogni tipologia di materiali legati al passato delle persone LGBTQIA+.
Ha pubblicato, insieme ad Andrea Meroni, Quelle come me. La storia di Splendori e miserie di Madame Royale (PM, 2020). Dall’agosto 2021 il suo archivio privato è
reso totalmente pubblico, con la creazione del Centro di Documentazione Aldo Mieli a Carrara.
Co-autrice, insieme a Luca Locati Luciani, dell’introduzione del volume Divine. La storia della donna più bella del mondo (quasi).
Nasce nel 1993 a Salerno. Nel 2021 pubblica Drag. Storia di una sottocultura con edizioni dell’Asino, primo saggio sull’argomento in italiano; partendo da queste
ricerche, nello stesso anno vince il dottorato di ricerca presso l’Università dell’Aquila in «letterature, arti, media: la transcodificazione» con un progetto che si occupa di
tracciare una storia del drag italiano, indagare le sue caratteristiche e le modalità di ricezione, rappresentazione e autorappresentazione.
Attualmente collabora con la Luiss University Press, è parte del comitato organizzativo del Sicilia queer film festival e scrive per diverse riviste tra cui «Fata
Morgana web», «Vanity Fair», «Doppiozero», «Il Tascabile» e «Gli asini»